Al Cinema Classico torna il Torino Underground Cinefest
Il 25 marzo 2018 avrà inizio la quinta edizione del Torino Underground Cinefest, il festival di cinema indipendente ideato e diretto dal regista Mauro Russo. 2438 i lavori arrivati da tutto il mondo, di cui 310 italiani; 28 i film selezionati dall’organizzazione (21 cortometraggi e 7 lungometraggi), che saranno valutati da due giurie tecniche formate da 11 professionisti del settore.
“Se penso ai 150 film ricevuti nella prima edizione e ai 2438 di questa quinta edizione del festival, mi stupisco da solo. Tanto meravigliato, quanto orgoglioso di aver dato vita a un evento cinematografico di stampo internazionale che vuole dare visibilità e lustro al cinema indipendente. La tre giorni del Torino Underground Cinefest ospiterà diversi registi e produttori stranieri che interverranno in preziosissimi dibattiti col pubblico. I film in concorso sono numerosi e di grandissima qualità”
(Mauro Russo – Direttore Artistico).
Il Festival durerà fino al 27 marzo e si terrà anche quest’anno presso il Cinema Classico, sito in piazza Vittorio 5, dalle 17:00 alle 00:30.
I premi assegnati:
Best Feature (miglior lungometraggio)
Best short (miglior cortometraggio)
Best actor (miglior attore)
Come Miglior attore, si contendono il riconoscimento Golan Azulay (Fatherland), Lior Hersku (Fatherland), Akillas Karazisis (Freezer), James Hyland (Transmission), Michael Shon (Transmission), Piotr Biedron (After down), Jacques Germain (The butterfly) e Filip Avramov (Clothes) per la sezione cortometraggi, e Yannis Stankoglou (Invisible), Nicklas Søderberg Lundstrøm (Needle Boy) e Jeremy Miliker (The Best Of All The World) per la sezione lungometraggi.
Best actress (migliore, attrice)
Per il Premio di Miglior attrice, sono state selezionate Zoé Boudou (King Kong), Anne Suarez (Marlon), Flavie Delangle (Marlon), Vanesa Vidakovic (Into the blue), Audrey Bastien (Phallus Malus), Sha Cage (New neighbors), Haydee Leyva (The Julkita) e Magali Contreras (The butterfly) per la sezione cortometraggi, e Xanthi Spanou (Bliss), Amalie Ibsen Jensen (Hurry Slowly) e Verena Altenberger (The Best Of All The World) per la sezione lungometraggi.
Best director (migliore regista)
Per la sezione cortometraggi gareggiano per il Premio come Miglior Regista Varun Raman e Tom Hancock (Transmission), Martin Grau (King Grandpa), Humberto Busto (The Julkita), Paillès Cyrille e Paillès Romain (The butterfly), Massimo Ottoni, Salvatore Centoducati (Water Hunters), Fabio Soares (I will crush you & go to hell) e Vesselin Boydev (Clothes).
Per quanto riguarda i lungometraggi, invece, si contendono il Premio di Miglior Regista Agustín Falco (Course), Alexander Bak Sagmo (Needle Boy), Dimitri Athanitis (Invisible) e Christos Pitharas (Bliss).
Best sound design (migliore progettista del suono)
Audience award (premio del pubblico)
Saranno inoltre attribuite quattro menzioni speciali.
Le giurie:
La Giuria dei Cortometraggi, presieduta da Annunziato Gentiluomo, è composta da: Stefano Semeria, Chiara Trompetto, Silvia Lombardi, Luca Puggioni e Monica Merante.
La Giuria dei Lungometraggi, presieduta da Fabrizio Odetto, è formata da: Giorgio Perno, Luca Sartore, Alessio Brusco e Davis Alfano.
Il programma del Festival:
Si inizia domenica 25 marzo alle 18.50 col cortometraggio inglese “Transmission” di Varun Raman, a cui segue il lungometraggio norvegese “Hurry slowly” di Anders Emblem, alla fine del quale ci sarà il primo Q&A del festival, con la produttrice Maria Kalvo.
Dalle 20.40 i corti “Julkita” del messicano Humberto Busto e “King Kong” (Canada) di Lo Xu-Ming Tong.
Alle 21.20 il primo documentario italiano “La rivincita di Casale Monferrato” di Rosy Battaglia con cui si discuterà subito dopo la fine della visione del senso del suo lavoro.
Dalle 22.15 in ordine l’argentino “Course” di Agustín Falco, il cortometraggio belga “FIFO” di Sacha Ferbus, il corto tedesco “MMF” di Leonard Garner e il documentario serbo “Wall of death” di Mladen Kovacevic.
La prima giornata del festival si conclude col cortometraggio francese “I will crush & I go to hell” di Fabio Soares alle 01.00 e il corto americano “New neighbors” di E.G. Bailey alle 01.25.
Il lunedì 26 marzo si apre con cinque cortometraggi: alle 18.50 il bulgaro “Drehi\Clothes” di Vesselin Boydev, seguito dal francese “The butterfly” di Paillès twin brothers.
Alle 19.40 verrà proiettato il greco “Freezer” di Dimitris Nakos, dopo la cui visione, vi sarà il primo Q&A della giornata col regista.
Il programma riprende alle 20.15 col belga “Afterdown” di Nicolas Graux a cui segue il croato “Into the blue” di Antoneta Alamat Kusijanovic.
Alle 21.05 sul grande schermo del Cinema Classico sarà proiettato il lungometraggio greco “Invisible” di Dimitri Athanitis con cui subito dopo ci sarà un momento di approfondimento.
Alle 22.50 si riprende col film danese “Needle boy” di Alexander Bak Sagmo con cui, alla fine della proiezione, si discuterà del suo lavoro.
Dalle 00.30 saranno in scena due cortometraggi: l’israeliano “Fatherland” di Amikam Kovner, a cui fa seguito il tedesco “King Grandpa” di Martin Grau.
Concludono la seconda giornata del festival dalle 01.15 tre corti di animazione: l’argentino “El niño y la noche” di Claudia Marcela Ruiz, l’italiano “Water Hunters” di Massimo Ottoni e Salvatore Centoducati e l’inglese “[O]” di Mario Radev.
Il martedì 27 marzo, dalle 18.50, vedrà proiettati prima tre cortometraggi e poi due lungometraggi. Si inizia col francese “Marlon” di Jessica Palud, a cui fa seguito il tedesco “Lovers never say goodbye” di Christoph-Mert Hagen, protagonista del primo dei tre Q&A della giornata.
Alle 19.45 “Phallus Malus” di Claire Maugendre, alla fine del quale vi sarà un momento di dibattito con la regista.
Alle 20.30 sarà proiettato il greco “Bliss” di Christos Pitharas al centro dell’ultimo Q&A della giornata.
L’ultimo film in concorso è l’austriaco “The best of all worlds” di Adrian Goiginger.
L’ingresso agli eventi è libero. Per maggiori informazioni potete consultare il sito ufficiale del Torino Underground Cinefest: www.oiff-cinefest.com