ToHorror Film Fest 2016 – Il cannibalismo tra cinema e cultura
Si è aperta ieri sera la nuova edizione del ToHorror Film Fest, e Psychofilm non poteva mancare di essere presente a questa interessante manifestazione, per portare il suo contributo a tutti gli horrorcinefili del gruppo, soprattutto perché quest’anno la manifestazione porta con sé molti spunti psicologici e sociali.
“La nostra è una cultura cannibale, perché digerisce culture di altri tempi. C’è poco di nuovo nella cultura dei nostri giorni e il cannibale è l’uomo di oggi”. Così è stata presentata la serata di apertura da parte degli organizzatori del Festival e questo spiega molto del fatto che tra i cortometraggi e lungometraggi presentati in questa manifestazione internazionale di film sul genere, non vi sia sempre un riferimento esplicito al cannibalismo tout-court, ma una visione più ampia del tema, che raccoglie aspetti relazionali, storici, culturali, psicologici e sociali di grande respiro.
L’esordio della nuova edizione del ToHorror Film Fest ha incontrato qualche piccolo problema tecnico e qualche cambiamento organizzativo che mi ha creato un lieve “disagio” come spettatrice: dei 9 cortometraggi indicati sul programma ufficiale, ieri sera ne sono stati proiettati solo 3; il terzo (e per me più bello) cortometraggio (“Un ciel bleu presque parfait”) ha avuto una interruzione di circa un minuto su un dialogo che poteva essere fondamentale; non è stato reso possibile effettuare l’abbonamento ai lungometraggi e film fuori concorso presso il Cinema Greenwich, con conseguente richiesta di pagamento del prezzo per l’evento singolo e anche la proiezione di “German Angst” ha avuto qualche problema tecnico, in quanto il primo episodio del lungometraggio era in tedesco e i sottotitoli in italiano non erano visibili. In questo caso, però, la pellicola è stata proiettata nuovamente dall’inizio ed è stato dunque possibile recuperare i dialoghi persi. Le piccole difficoltà, comprensibili per una prima serata, sono state però compensate dalla qualità delle visioni, davvero originali e interessanti.
Quest’anno è stato introdotto anche il premio del pubblico e dopo ogni proiezione è stato chiesto agli spettatori di votare (selezionando il cortometraggio più bello tra i tre presentati e dando al lungometraggio una votazione di 1, 2 o 3 mannaie). Una iniziativa molto carina che ha stimolato la partecipazione. Personalmente, tra “Event Horizon”, di Joséfa Celestin (che trattava il tema del bullismo in modo originale e in cui era un buco nero e non un’orda di cannibali a fagocitare il personaggio principale), il corto di animazione “La leggenda della Torre”, di Pier Paolo Paganelli & Guglielmo Trautvetter e “Un ciel presque parfait” ho scelto l’ultimo. Il cortometraggio illustra in modo davvero originale alcuni temi psicologici molto importanti, tra cui quello della psicosi e quello della disabilità e della sessualità; quest’ultimo, benché trattato in modo molto impattante e suscitando delle forti perplessità nello spettatore, ha comunque il pregio di toccare un tema poco discusso nella nostra cultura. Per quanto riguarda invece il lungometraggio “German Angst”, si è meritato tutte e tre le mannaie che gli ho dato: originale, intenso ed educativo.
Il cannibalismo è uno dei temi fondamentali del cinema horror, pensiamo a “Cannibal Holocaust”, a “Cannibal Ferox” a “Green Inferno” (omaggio al classico di Deodato che però non ha, secondo me, onorato il genere antropofago), ma anche i film che hanno reso famoso il personaggio di Hannibal Lecter, il cult di Tob Hooper “Non aprite quella porta”, la serie di film “Wrong Turn” e molti altri.
In questa edizione del ToHorror Film Fest viene celebrato il lavoro di Ruggero Deodato, regista del film “Cannibal Holocaust” (1980), film attorno al quale ruota tutto il genere del film cannibale. Venerdì 14 ottobre, infatti, al Cinema Greenwich, verrà proiettato il suo ultimo lavoro “Ballad in blood” (ore 20:30) e sabato 15 ottobre presso il Blah Blah Cine Club è previsto un incontro con lui alle ore 18:30.
Tra gli altri lungometraggi in programmazione che hanno stimolato la mia curiosità, e che non mancherò di vedere, c’è “Extraordinary tales” (giovedì 13 ottobre alle 18:00 al Blah Blah), animazione che si ispira ai lavori di Edgar Allan Poe e “Fear itself”, un documentario sul cinema horror costruito quasi interamente sulle scene di film famosi del genere, che ci porta a riflettere sui motivi che ci spingono a guardare i film dell’orrore.
Psychofilm seguirà ancora nei prossimi giorni gli eventi in programmazione e recensirà per voi le proiezioni più interessanti di questo bellissimo festival, quindi state connessi!
Il ToHorror Film Fest è un evento che esiste da molti anni, e dopo questa esperienza mi chiedo perché non sia diventata una manifestazione più grande, che interessi più cinema torinesi e promossa e sostenuta in modo più ampio. È così “di nicchia” l’horror? Mi stupirebbe se la risposta fosse “sì”.
Faccio i miei complimenti agli organizzatori di questa interessante e originale iniziativa, che spero venga ripetuta ancora per molte edizioni e trovi un sempre maggiore consenso di pubblico, come merita.