Psychofilm

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The Substance

The Substance è un film scritto e diretto dalla talentuosa regista Coralie Fargeat con Demi MooreMargaret Qualley e Dennis Quaid, in uscita nelle sale cinematografiche italiane il prossimo 17 ottobre. Tra le proiezioni più partecipate e acclamate del Festival di Cannes, questa storia visionaria, intensa e divertente si è aggiudicata il premio per la migliore sceneggiatura.

The Substance è un’opera travolgente e di sconcertante attualità, che mette in scena una riflessione su quanto siamo disposti a mettere in gioco per soddisfare le nostre ambizioni, perseguendo ossessivamente ideali di giovinezza e perfezione imposti dalla concezione di estetica dominante nelle nostre società occidentali.

Il corpo della donna è sempre stato oggetto di stereotipi culturali, che si sono modificati nel tempo, dando vita ad una rincorsa estenuante verso una bellezza impossibile da raggiungere, perché in continuo cambiamento.

La donna formosa degli anni Sessanta ha lasciato spazio, in un secondo tempo, alla magrezza spigolosa dei modelli della moda, per poi approdare all’ideale estetico del fitness, e infine alle pratiche di modificazione corporea ispirate alla chirurgia estetica, al ritocco fotografico e ai filtri sui social.

I canoni di bellezza femminile imposti nelle diverse epoche storiche hanno portato le donne a stringersi in corsetti soffocanti e costrittivi, a mettere a rischio la loro salute fisica e mentale con restrizioni alimentari sfociate in vere e proprie “epidemie” di disturbi alimentari, a ingurgitare pillole di ogni genere, come le amfetamine, e a iniettarsi vari tipi di sostanze, oltre a sottoporsi a sessioni estenuanti di allenamento e a ritocchi chirurgici e di medicina estetica dall’esito spesso catastrofico.

The Substance Locandina

Silicone liquido iniettato qua e là, che viaggia per il corpo e tra gli organi vitali; ustioni da laser; nasi smontati e distrutti; facce di plastica tirate all’inverosimile e prive ormai di espressione; seni rifatti, esplosi, implosi, esagerati, titanici… sfide estreme ai limiti imposti dalla natura. Donne-gatto, donne-Barbie, donne ottuagenarie che paiono ventenni, donne ventenni che si spianano rughe inesistenti e si sottopongono a interventi invasivi totalmente inutili.

L’orizzonte si sposta continuamente, i parametri estetici diventano sempre più estremi e impossibili. Non si può più invecchiare: le naturali tappe evolutive della vita devono essere ritardate, fermate, bloccate, con tutti i mezzi; e laddove non sia più possibile ingannare il tempo e gli sguardi, quando finiscono tutte le risorse e gli artifizi, la società è autorizzata ad escludere, giudicare, aggredire, odiare.

Body shaming e “Haters” in ogni dove, ad ogni angolo, armate di leoni da tastiera pronte a distruggere la stima che hai di te, se ne hai ancora, perché i valori criteriali della bellezza e della giovinezza superano qualunque valore ontologico, qualunque essenza dell’essere umano.

“Hai mai sognato una versione migliore di te? Più bella, più giovane, più perfetta?” Inizia così il teaser di The Substance, andando dritto al punto. Chi non lo ha sognato? Ma questo sogno è nostro o ci è imposto dall’esterno?

Demi Moore interpreta Elizabeth Sparkle, una star in cerca di una nuova giovinezza, e lo fa mettendo in gioco tutta se stessa (il suo volto, il suo corpo, la sua identità), offrendoci una performance straordinaria, coinvolgente, coraggiosa e generosa, che la lancia di diritto verso la corsa per gli Oscar 2025. Non è da meno la sua “versione migliore e più giovane” Sue, interpretata da una straordinaria Margaret Qualley, tanto luminosa quanto brava nel suo desiderio, prima candido e poi aggressivo, di avere successo ed essere amata.

Il teaser, grazie a un potente uso del sonoro e a un montaggio incalzante, ci proietta nel mondo delle due protagoniste di questa storia tanto attuale quanto spaventosa, che viene presentata come un mix tra Kubrick e Lynch, Cronenberg e Frank Capra con la visionarietà di Tarantino e il miglior Zemeckis. Amo tutti questi grandi nomi ma personalmente penso due cose…

La prima è che è sempre assurdo paragonare un’opera ad altre opere, un artista ad un altro artista; queste operazioni hanno un sapore amaro, perché rientrano nella tendenza a incasellare, paragonare, creare dei modelli e degli stereotipi, anche nel cinema. Lasciamo stare, almeno per questa volta, i parametri. La bellezza è come l’arte: soggettiva, non oggettiva. O almeno lo dovrebbe essere.

La seconda è che The Substance è un film fatto da una donna, che parla di donne. Li lasciamo per una volta da parte i registi uomini? Cosa ne dite?

“Hai mai sognato una versione migliore di te? Sei sempre tu. Semplicemente, migliore, in ogni senso. Davvero. Devi provare questo prodotto rivoluzionario. Si chiama “The Substance”. Ti cambia la vita. Genera una nuova versione di te. Una versione più giovane, più bella, una versione perfetta. C’è solo una regola: vi dovete dividere il tempo. Una settimana sta alla vecchia versione di te. Quella dopo sta alla nuova. Sette giorni a testa. Un equilibrio perfetto. Facile, no? Se rispetti l’equilibrio… cosa può andare storto?”

Il trailer italiano:

Laura Salvai

Sono psicologa, psicoterapeuta a orientamento cognitivo-comportamentale, sessuologa clinica e terapeuta EMDR. Amo le storie e mi piace scriverle, leggerle, ascoltarle e raccontarle. Sono la fondatrice del gruppo Facebook "PSYCHOFILM" e la proprietaria di questo sito. Il cinema è per me una grande passione da sempre, diventata con il tempo anche uno dei miei principali impegni professionali.